Ricordanze della mia vita, Volume 1 |
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Page 20
... ministro , commise atti ferocissimi per acquistar merito e farsi tenere necessario e fedele . I Calabresi per verità gliene diedero l'occasione ; i quali benchè allora vedessero gli Au- striaci occupare il regno , pure vagheggiavano ...
... ministro , commise atti ferocissimi per acquistar merito e farsi tenere necessario e fedele . I Calabresi per verità gliene diedero l'occasione ; i quali benchè allora vedessero gli Au- striaci occupare il regno , pure vagheggiavano ...
Page 21
... ministro Medici , nemico del Canosa e dei Canosini , e gridavano che il De Matteis inventava congiure che non v'erano , e stra- ziava un popolo , che ormai era stanco e stava per sollevarsi davvero . Il Medici non era una coppa d'oro ...
... ministro Medici , nemico del Canosa e dei Canosini , e gridavano che il De Matteis inventava congiure che non v'erano , e stra- ziava un popolo , che ormai era stanco e stava per sollevarsi davvero . Il Medici non era una coppa d'oro ...
Page 22
... ma il Delcarretto , allora Ministro di Po- lizia , vedendo sorgere un rivale , destramente dissuase il re , e ne fu lodato come di atto coraggioso ed onesto . Intanto venne l'Agosto , vennero le nuove delle tre gior- - -- 22.
... ma il Delcarretto , allora Ministro di Po- lizia , vedendo sorgere un rivale , destramente dissuase il re , e ne fu lodato come di atto coraggioso ed onesto . Intanto venne l'Agosto , vennero le nuove delle tre gior- - -- 22.
Page 29
... ministro di Polizia Nicola Intonti , vedendo an- ch'egli ciò che tutti vedevano , prese a carezzare i liberali , che pochi mesi innanzi aveva fatti fucilare : e sia per scioc- chezza , che egli reputo astuzia , sia per paura , o voglia ...
... ministro di Polizia Nicola Intonti , vedendo an- ch'egli ciò che tutti vedevano , prese a carezzare i liberali , che pochi mesi innanzi aveva fatti fucilare : e sia per scioc- chezza , che egli reputo astuzia , sia per paura , o voglia ...
Page 31
... Ministro Delcarretto , perchè egli credeva che il principe Carlo avesse intinto nella cospira- zione , ma non v'era , nè quegli uomini lo avrebbero voluto con loro . Fu fatta la causa : alcuni condannati a morte , e per grazia all ...
... Ministro Delcarretto , perchè egli credeva che il principe Carlo avesse intinto nella cospira- zione , ma non v'era , nè quegli uomini lo avrebbero voluto con loro . Fu fatta la causa : alcuni condannati a morte , e per grazia all ...
Common terms and phrases
15 Maggio alcuni amico andava andò Antonio Prioli arrestato Benedetto Musolino bisogna Bozzelli buon Cadice carcerati carcere Carlo Poerio caro casa Caserta Catanzaro chè chiamava Commessario compagni condannati Cosenza credo criminale cuore custode danari Delcarretto dice dimanda dolore donna erano ergastolani ergastolo faceva fanciulla fare Faucitano fece Ferdinando ferri figli figliuoli Filippo Francesco fratello furono Gigia giorno Giovane Italia giovani Giulia Governo gran grida Guardia inchiostro simpatico innanzi l'ergastolo leggere lettera lettere Luigi Luigi Settembrini mandato mano mesi messario mezzo Ministro moglie morte Napoli nell'ergastolo Nisida notte occhi padre Panizzi parlare parole pena pensare Peppino persona pochi poco Poerio politici Polizia popolo poteva povero prete Procida Raffaele ricordo rivoluzione sapere sarà scritto scrivere sento Settembrini signora Silvio Spaventa soldati speranza sperare stanza stava Stefano sventura tornare trovato uomini uomo vapore vedere venire venne Ventotene vidi voglio voleva vorrei William Temple
Popular passages
Page 210 - Ma sarò io dannato a morte? Io mi aspetto sempre il peggio dagli uomini. So che il governo vuole un esempio, che il mio nome è il mio delitto, che chi ora sta decidendo della mia sorte ondeggia tra mille pensieri e tra mille paure: so che io sono disposto a tutto. Sarò sepolto in una galera, con un supplizio peggiore o più crudele della morte?
Page 283 - ... compagni. Sicché l'ergastolo è la sentina del regno delle Sicilie, e vi cadono i pessimi tra otto milioni di uomini. Nell'entrare in questo luogo vedi facce aspramente scolpite, angolari, rugose, triste, cineree; occhi incerti, sorriso raro e sinistro; vesti strane; parole aspre, fendenti, strascicanti, avvolte, stridenti, di tutti i dialetti del regno. Ciascuno ha le mani lorde di sangue e di furto ; ciascuno ha ucciso un altro uomo e due, e tre, e cinque, e sette e più; e taluno il fratello...
Page 321 - Ma tu perché ritorni a tanta noia ? perché non sali il dilettoso monte, ch' è principio e cagion di tutta gioia ? » « Or se' tu quel Virgilio, e quella fonte, che spande di parlar si largo fiume?, risposi lui con vergognosa fronte. O degli altri poeti onore e lume, vagliami il lungo studio e il grande amore, che m' ha fatto cercar lo tuo volume. Tu se...
Page 178 - Prometto e giuro di compiere con massimo zelo e con la massima probità ed onoratezza le funzioni del mio mandato. Prometto e giuro di essere fedele alla costituzione quale sarà svolta e modificata dalle due Camere d'accordo col re, massimamente intorno alla Camera dei pari, come è detto nell'art. 5 del programma del 3 aprile. Così giuro e Iddio mi aiuti ». I ministri hanno presentato questo decreto alla Camera, che l'ha accettato, ed ha ordinato disfare le barricate. Essi ci...
Page 210 - Iddio mi vede nell'anima, e sa che io non per forza mia, ma per forza che mi viene da lui, sono tranquillo. Vedi, io ti scrivo senza lagrime, con la mano ferma e corrente, con la mente serena, il cuore non mi batte. Mio Dio, ti ringrazio di quello che operi in me: anche in questi momenti io ti sento, ti riconosco, ti adoro, e ti ringrazio. Mio Dio, consola la sconsolatissima...
Page 210 - Gigia, io non posso più proseguire, perché temo che il cuore non mi vinca; io non so se potrò più rivederti... Addio, o cara, o diletta, o adorata compagna delle mie sventure e della mia vita. Io non trovo più parole per consolarti, la mano comincia a tremarmi. Abbiti un bacio simile al primo bacio che ti diedi. Danne uno per me al mio Raffaello, uno alla mia Giulia; benedicili per me. Ogni giorno, ogni sera che li benedirai, dirai loro che li benedico anche io. Addio.
Page 177 - Qui entra un giovane che io conosceva, e con gli occhi e il volto come di un matto, dice : « Chi parla di togliere le barricate, è un traditore, ed io gli tiro. » E appunta il fucile sul petto a Gabriele Pepe, il quale come chi scaccia una mosca, lievemente spinse in alto la punta del fucile, dicendo : « Non fate sciocchezze. » E voltò le spalle, e messesi le mani dietro le reni, se ne andò via tranquillo.
Page 209 - Dirai ad essi che ricordino quelle parole che io dissi dallo sgabello nel giorno della mia difesa. Dirai ad essi che io benedicendoli e baciandoli mille volte, lascio ad essi tre precetti: riconoscere ed adorare Iddio: amare il lavoro; amare sopra ogni cosa la patria. Mia Gigia adorata, eran queste le gioie che io ti prometteva nei primi giorni del nostro amore, quando ambedue giovanetti, tu a quindici anni con invidiata bellezza e con rara innocenza, ed io a vent'anni pieno il cuore di affetti,...
Page 53 - ... necessità dei tempi. Ci è ancora chi lo chiama pedante: eppure la pedanteria è un santo rigorismo in mezzo alla licenza, ed ha un profondo significato nella storia del pensiero. Per me io credo ed affermo che la sua scuola in fatto di lingua ne seppe più che ogni altra in Italia, e che tra noi, se vi fu e vi è gusto di buona lingua, tutti direttamente o indirettamente ne sono obbligati a lui. Rarissimo uomo, chi lo conobbe da vicino ne amerà sempre la memoria. Mi ricordo la prima volta...
Page 209 - ... amore, quando il mondo ci pareva così bello e sorridente, quando disprezzavamo il bisogno, quando la vita nostra era il nostro amore? E che abbiamo fatto noi per meritare tanti dolori, e tanto presto? Ma...