Giornale napoletano di filosofia e lettere, scienze morali e politiche, Volume 4Francesco Fiorentino 1876 |
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Page 581
... pensare quanta dolcezza vi sarebbe pure nel morire con e per l'uomo amato . Quando s'è goduto il go- dibile , quando non è lecito aspettare altro se non la crudele . sazietà , chi ripugnerebbe alla morte ? ed il morire per mano di un ...
... pensare quanta dolcezza vi sarebbe pure nel morire con e per l'uomo amato . Quando s'è goduto il go- dibile , quando non è lecito aspettare altro se non la crudele . sazietà , chi ripugnerebbe alla morte ? ed il morire per mano di un ...
Page 648
... pensare a meglio distri- buire ricchezze che non esistono : pensiamo per ora ad acqui- starle . I commissarii che visiteranno le nostre campagne , o interrogheranno coloro che vivono fra gli agricoltori , sapranno di durissimi lavori ...
... pensare a meglio distri- buire ricchezze che non esistono : pensiamo per ora ad acqui- starle . I commissarii che visiteranno le nostre campagne , o interrogheranno coloro che vivono fra gli agricoltori , sapranno di durissimi lavori ...
Page 700
... pensare come mai con mezzi sì scarsi di pubblicazione abbiano potuto esser tanto noti ai Pom- peiani . È vero che il più delle volte erano gli scolari , i quali scrivevano sulle pareti i versi mandati a memoria ; però la scelta di ...
... pensare come mai con mezzi sì scarsi di pubblicazione abbiano potuto esser tanto noti ai Pom- peiani . È vero che il più delle volte erano gli scolari , i quali scrivevano sulle pareti i versi mandati a memoria ; però la scelta di ...
Page 797
... pensare , che ad essere tanto al- legri , quanto sino a oggi siamo stati afflitti . Ma l'uomo propone , e Dio dispone . Alla scelta dei soldati , Giulio fu l'ultimo a compire il numero della prima categoria , e due mesi dopo , il ...
... pensare , che ad essere tanto al- legri , quanto sino a oggi siamo stati afflitti . Ma l'uomo propone , e Dio dispone . Alla scelta dei soldati , Giulio fu l'ultimo a compire il numero della prima categoria , e due mesi dopo , il ...
Page 814
... del de Zerbi ci faceva pensare a queste e ad altre cose , alla condizione del pubblicista in Italia e fuo- ri , ed a pochi che ne abbiamo fra noi , che siano veramente degni di quel nome . E sono pochi veramente : 814 GIORNALE NAPOLETANO.
... del de Zerbi ci faceva pensare a queste e ad altre cose , alla condizione del pubblicista in Italia e fuo- ri , ed a pochi che ne abbiamo fra noi , che siano veramente degni di quel nome . E sono pochi veramente : 814 GIORNALE NAPOLETANO.
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Popular passages
Page 811 - ... ferma e corrente, con la mente serena, il cuore non mi batte. Mio Dio, ti ringrazio di quello che operi in me: anche in questi momenti io ti sento, ti riconosco, ti adoro, e ti ringrazio. Mio Dio, consola la sconsolatissima moglie mia, e...
Page 810 - Ma sarò io dannato a morte? Io mi aspetto sempre il peggio dagli uomini. So che il Governo vuole un esempio, che il mio nome è il mio delitto, che chi ora sta decidendo della mia sorte ondeggia tra...
Page 812 - Dio, virtù, patria e famiglia si compenetrano, sono cielo e terra, sono una sola religione. In verità in questo secolo non vedo nessuna grandezza morale pari a questa. E se in noi non è spento ancora il senso della vera grandezza, se sappiamo distinguere ancora gli eroi dalle vanità clamorose, siamo fieri che Luigi Settembrini è nato in Napoli, e siamo lieti che per clemenza della storia i grandi soli sopravvivono, e coprono con la loro grande ombra molte vergogne e molte bassezze.
Page 810 - ... martiri, morirò, e le ultime mie parole saranno alla mia patria, alla mia Gigia, al mio Raffaele, alla mia Giulia. A te ed ai carissimi figliuoli non sarà vergogna che io sia morto sulle forche: voi un giorno ne sarete onorati. Tu sarai striturata dal dolore, lo so: ma comanda al tuo cuore, o mia Gigia, e serba la vita...
Page 810 - Io lascio ai miei figliuoli l'esempio della mia vita ed un nome che ho cercato sempre di serbare immacolato ed onorato. Dirai ad essi che ricordino quelle parole che io dissi dallo sgabello nel giorno della mia difesa. Dirai ad essi che io benedicendoli e baciandoli mille volte, lascio ad essi tre precetti: riconoscere ed adorare Iddio: amare il lavoro; amare sopra ogni cosa la patria.
Page 809 - Febbraio 1851, ore 8 del mattino. Io voglio, o diletta e sventurata compagna della vita mia, io voglio scriverti in questo momento che i giudici stanno da sedici ore decidendo della mia sorte. Se io sarò dannato a morte non potrò più rivederti, né rivedere le viscere mie, i carissimi miei figliuoli.
Page 620 - Canzone fosse scritta in altra occasione da quella del 47, e diretta ad uno dei due Stefani, sarebb'egli stato conveniente al Petrarca, che pur era anche amico ed ospite degli Anguillara, eccitare il suo eroe contro l'altra fazione, quando ambedue quei Colonnesi ebbero nel proprio rettorato a collega un Orsini? Se...
Page 811 - ... esempio, che il mio nome è il mio delitto, che chi ora sta decidendo della mia sorte ondeggia tra mille pensieri e tra mille paure; so che io sono disposto a tutto. Sarò sepolto in una galera con un supplizio peggiore e più crudele della morte? Mia Gigia. io sarò sempre io. Iddio mi vede nell' anima, e sa che io non per forza mia, ma per forza che mi viene da Lui, sono tranquillo.
Page 810 - ... amore, quando il mondo ci pareva così bello e sorridente, quando disprezzavamo il bisogno, quando la vita nostra era il nostro amore ? E che abbiamo fatto noi per meritare tanti dolori, e tanto presto ? Ma...
Page 809 - Gigia, io sono sereno, preparato a tutto, e, quello che più fa meraviglia a me stesso, mi sento la forza di dominare questo cuore ardente che di tanto in tanto vorrebbe scoppiarmi nel petto. O guai a me, se questo cuore mi vincesse. Se io sarò dannato a morte, io posso prometterti sul nostro amore e sull'amore...