Giornale napoletano di filosofia e lettere, scienze morali e politiche, Volume 4Francesco Fiorentino 1876 |
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... meglio sopportare il vino cosa godano ad inebetirsi , non comprendo . Bisogna lasciarli fare e non curarli tanto non dànno noja a chicches- sia . Altri beoni si riscaldano , si rinzelano , si eccitano , s'in- colleriscono , divengono ...
... meglio sopportare il vino cosa godano ad inebetirsi , non comprendo . Bisogna lasciarli fare e non curarli tanto non dànno noja a chicches- sia . Altri beoni si riscaldano , si rinzelano , si eccitano , s'in- colleriscono , divengono ...
Page 573
... meglio , balenandole alla mente , senza che sel confessasse nep- pure , le diè ad un tratto una baldanza provocatrice incan- tevole . Di che parlarono ? Ah , dio benedetto ! mi si chiegga piuttosto di che non parlassero , quale ...
... meglio , balenandole alla mente , senza che sel confessasse nep- pure , le diè ad un tratto una baldanza provocatrice incan- tevole . Di che parlarono ? Ah , dio benedetto ! mi si chiegga piuttosto di che non parlassero , quale ...
Page 582
... meglio , le pagherà uno scudo . Io , marito , e curatore legale dei « suoi interessi , ho l'obbligo di curar la riscossione di questo suo credito . Il giovane , aveva quasi voglia di ridere ; ma l'offe- so insistendo con piglio severo ...
... meglio , le pagherà uno scudo . Io , marito , e curatore legale dei « suoi interessi , ho l'obbligo di curar la riscossione di questo suo credito . Il giovane , aveva quasi voglia di ridere ; ma l'offe- so insistendo con piglio severo ...
Page 591
... e , sotto pretesto che ha tutto sacrificato per te , preten- derà da te dio sa , o meglio dio non sa quali e quanti sacrifi- ct ! Sacrifici di quattrini , gravissimi ; sacrifici d'indipendenza IDDIO NE SCAMPI DAGLI ORSENIGO 591.
... e , sotto pretesto che ha tutto sacrificato per te , preten- derà da te dio sa , o meglio dio non sa quali e quanti sacrifi- ct ! Sacrifici di quattrini , gravissimi ; sacrifici d'indipendenza IDDIO NE SCAMPI DAGLI ORSENIGO 591.
Page 605
... meglio per loro , non vo'cercare : certo non era meglio per lo Stato , che ne rimaneva debole ed impotente . Dov'era , p . es . , la forza dello Stato , quando i co- muni italiani potevano contendere il passo all'Imperatore , ed anche ...
... meglio per loro , non vo'cercare : certo non era meglio per lo Stato , che ne rimaneva debole ed impotente . Dov'era , p . es . , la forza dello Stato , quando i co- muni italiani potevano contendere il passo all'Imperatore , ed anche ...
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Popular passages
Page 811 - ... ferma e corrente, con la mente serena, il cuore non mi batte. Mio Dio, ti ringrazio di quello che operi in me: anche in questi momenti io ti sento, ti riconosco, ti adoro, e ti ringrazio. Mio Dio, consola la sconsolatissima moglie mia, e...
Page 810 - Ma sarò io dannato a morte? Io mi aspetto sempre il peggio dagli uomini. So che il Governo vuole un esempio, che il mio nome è il mio delitto, che chi ora sta decidendo della mia sorte ondeggia tra...
Page 812 - Dio, virtù, patria e famiglia si compenetrano, sono cielo e terra, sono una sola religione. In verità in questo secolo non vedo nessuna grandezza morale pari a questa. E se in noi non è spento ancora il senso della vera grandezza, se sappiamo distinguere ancora gli eroi dalle vanità clamorose, siamo fieri che Luigi Settembrini è nato in Napoli, e siamo lieti che per clemenza della storia i grandi soli sopravvivono, e coprono con la loro grande ombra molte vergogne e molte bassezze.
Page 810 - ... martiri, morirò, e le ultime mie parole saranno alla mia patria, alla mia Gigia, al mio Raffaele, alla mia Giulia. A te ed ai carissimi figliuoli non sarà vergogna che io sia morto sulle forche: voi un giorno ne sarete onorati. Tu sarai striturata dal dolore, lo so: ma comanda al tuo cuore, o mia Gigia, e serba la vita...
Page 810 - Io lascio ai miei figliuoli l'esempio della mia vita ed un nome che ho cercato sempre di serbare immacolato ed onorato. Dirai ad essi che ricordino quelle parole che io dissi dallo sgabello nel giorno della mia difesa. Dirai ad essi che io benedicendoli e baciandoli mille volte, lascio ad essi tre precetti: riconoscere ed adorare Iddio: amare il lavoro; amare sopra ogni cosa la patria.
Page 809 - Febbraio 1851, ore 8 del mattino. Io voglio, o diletta e sventurata compagna della vita mia, io voglio scriverti in questo momento che i giudici stanno da sedici ore decidendo della mia sorte. Se io sarò dannato a morte non potrò più rivederti, né rivedere le viscere mie, i carissimi miei figliuoli.
Page 620 - Canzone fosse scritta in altra occasione da quella del 47, e diretta ad uno dei due Stefani, sarebb'egli stato conveniente al Petrarca, che pur era anche amico ed ospite degli Anguillara, eccitare il suo eroe contro l'altra fazione, quando ambedue quei Colonnesi ebbero nel proprio rettorato a collega un Orsini? Se...
Page 811 - ... esempio, che il mio nome è il mio delitto, che chi ora sta decidendo della mia sorte ondeggia tra mille pensieri e tra mille paure; so che io sono disposto a tutto. Sarò sepolto in una galera con un supplizio peggiore e più crudele della morte? Mia Gigia. io sarò sempre io. Iddio mi vede nell' anima, e sa che io non per forza mia, ma per forza che mi viene da Lui, sono tranquillo.
Page 810 - ... amore, quando il mondo ci pareva così bello e sorridente, quando disprezzavamo il bisogno, quando la vita nostra era il nostro amore ? E che abbiamo fatto noi per meritare tanti dolori, e tanto presto ? Ma...
Page 809 - Gigia, io sono sereno, preparato a tutto, e, quello che più fa meraviglia a me stesso, mi sento la forza di dominare questo cuore ardente che di tanto in tanto vorrebbe scoppiarmi nel petto. O guai a me, se questo cuore mi vincesse. Se io sarò dannato a morte, io posso prometterti sul nostro amore e sull'amore...