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dotto, come non cessa di produrne in Toscana la libertàfrumentaria, pure essendo l'Inghilterra un paese manifatturiero e non agricola come il nostro, meritar dovesse una eccezione la regola dalla natura stessa prescritta, mostrando poter essere alla Gran Brettagna inconveniente e nociva, perchè le sue arti e le sue manifatture verrebbero a restar prive di quei soccorsi e di quei capitali, che al bene solo della agricoltura allor sarebbero rivolti, per una migliore, più estesa e più utile coltivazione delle campagne.

Facile è per altro il replicare insieme col citato nostro egregio economista Fabbroni a si fatta opposizione, perchè più speciosa, che solida e vera.

È incontrastabile che gli uomini non vivono essenzialmente di manifatture, ma con i prodotti primi essenzialmente anzi sussistono, e da ciò deriva che la superiorità dell'agricoltura sulle manifatture è eguale a quella della necessità sopra i piaceri, ed in conseguenza a queste essa non può esser posposta (7).

Vero è che il paese manifatturiero trascura ordinariamente la produzione dei generi alimentari, perchè occupato nella manifattura, è persuaso di potergli avere in conguaglio dei suoi generi manifatturati dai paesi con i quali ha commercio. Ma se una guerra, una gelosia nazionale, un miglioramento e perfezionamento ancora d'industria sorga nei vicini che faccia cessare lo smercio di quei tali oggetti

(7) Les mammelles de l'état sont, dit-on, l' agriculture et le commerce; mais celui-ci est fils de celle-là, et si elle ne fournissoit les matières premières, où trouveroit-on des objets d'échange? ,, Grégoire, già citato.,,

Non vi è omai chi non sappia che la ricchezza di ciascuna nazione consiste nel valore dell'annua riproduzione, e della sua industria.,, Vasco della università delle arti e mestieri.,,

manufatturati, da dove trarrà allora il paese manifatturiero i mezzi di sua sussistenza?

È per altro vero del pari che il manifattore considera come una stessa cosa il suo lavoro e la sua sussistenza perchè dall' effettuato lavoro ritrae in mercede del denaro col quale provvede il bisognevole per sussistere: e potrebbe egli mai provvedere alla propria sussistenza con tutto il suo denaro, se, o nel suo paese, o in un altro non venisse coltivato almeno un campo per la di lui fisica sussistenza?

Sempre che adunque una nazione ridondi nella sua popolazione e nei prodotti della terra che essa ricuopre, è certissimo che da sè medesima senz'altro impulso penserà ben presto ad impiegare, e non cesserà di dedicare l'eccesso delle sue ricchezze per procurarsi ogni bene, salariando operai e manifattori, e con tal mezzo verrà a viepiù estendere la riproduzione del suolo, le sue fabbriche, e conseguentemente la sua potenza, osservando sempre per altro che la nazionale ricchezza, come saviamente rilevato fu dal Vasco nel suo già citato trattato della università delle arti e mestieri, scema piuttosto che crescere mediante i privilegi che vengono concessi a qualche arte, a qualche manifattura particolare, poichè per queste si svolgono i capitali e l'industria da quelli oggetti cui sarebbero invitati dalle locali convenienze, per impiegarsi ad altri oggetti meno utili e profittevoli.

Se verrà sì facilissimo quanto utilissimo sistema di plenaria libertà commerciale adottato in quel paese per tanti rapporti fortunato e felice, (8) mentre da un lato

(8) Il Fabbroni in una delle di lui note apposte alla seconda traduzione italiana dello scritto del cav. Gualberto Blane, Ricerche sulle cause e sui rimedi della passata ed attual scarsità, Pisa, 1818, disse: chi ha garantito per più di 50 anni la Toscana dalla fame? non fu già una numerosa soldatesca, ma la semplice libertà di commercio. L'ADOtti l'Inghilterra, e non tema.

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scorgerà migliorare ed accrescere a dismisura la coltiva zione delle sue terre, sentirà contemporaneamente cessare le grida degli operai, e vedrà diminuire ed estingnersi la numerosissima poveraglia, che qual sanguisuga trasformata in un'idra ognor rinascente succhia una enorme massa della sua nazionale ricchezza, massa che invece di essere malamente rivolta all'alimento dell'ozio e del vizio, potrà esser con gran profitto impiegata nell'util giro delle commerciali speculazioni.

A quest'ultimo importantissimo resultato per altro non potrà giungere quel gran paese, se non sopprime, contemporaneamente però alla soppressione di ogni vincolo, che che ne abbia detto il sig. Barton, quella tassa da cui è sì fortemente aggravato, e che serve a far sussistere senza punto astringere al lavoro, coloro che hanno volontariamente prescelto, siccome comodissima cosa, di vivere senza spargere il sudore dalla propria fronte, profittando della sorte loro propizia.

L'imporre una tassa sulla gente comoda per sussidiare i mendichi, per alimentarli soltanto, senza obbligarli al lavoro, mentre forma un aggravio non tenue che per natura sua finisce con divenire gravosissimo, insopportabile e perpetuo, si viene inoltre a condannare con esso la stessa industria, a fomentar l'ozio e l'infingardaggine tanto inerente alla umana natura, quando una volta sia tolto all' uomo il pungolo della indispensabile necessità che ha per oggetto il procacciarsi la propria sussistenza.

Quantunque anco in Inghilterra molti ragionatori filosofi siansi occupati di suggerire dei mezzi onde porre un riparo, un argine alla mendicità, alcuna cosa è stata fatta che diretta fosse a cicatrizzare, od a restringere almeno questa piaga cancerosa degli stati, ed anzi si è conti-. nuato a lasciar sussistere ed a sempre più gravitare l'oggimai inveterato sistema veramente anti-economico, quan

to anti-politico in ogni rapporto, quello cioè della ognor crescente ed illimitata tassa delle parrocchie (9).

Questa tassa, che al dì d'oggi noi possiamo valutare almeno a duecento milioni delle nostre lire (10). dovrebbe a prima vista persuadere che attesa la enormità di tanto soccorso non dovesse in quel paese esister mendicità; ma tutto anzi all'opposto si verifica, poichè sopra una popolazione di 14,000,000 quale conta la Gran Brettagna, oltre due milioni di poveri vi si trovano, lo chè forma il settimo della sua popolazione medesima; proporzione che passa quasi la credibilità, mentre ai calcoli di Burnet, nei paesi ove lo spirito elemosiniero veramente si distingue, i poveri non giungono alla trentesima parte della popolazione respettiva. (11)

Chiaro resulta adunque, che tal soverchia soprabbondanza di poveraglia è parto non tanto dei perniciosi effetti del vincolativo sistema commerciale, ma ben anco, e d'assai, della prenunciata tassa destinata unicamente a nutrire il povero, senza costringerlo con mezzi coattivi al lavoro. Il conte di Winchelsey in occasione di parlare di ciò che era stato fatto per i poveri di Wexfort disse non sono molti anni, che gl' individui, che alimentati dalla parrocchia per un certo tempo si trovano, perdono intie

(9),, Cent voix éloquentes se sont élevées pour les proclamer, et par tout ils ont été accueillis; mais il semble que le moment de leur application s'éloigne sans cesse.,, Elémens d' économie politique, par monsieur le comte d'Hauterive. Paris 1817.

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(10) Il sig. De Montveran nella sua Histoire critique et raisonnée de l'Angleterre au I. Janvier 1816. vol. 1. cap. I. pag. 288, esaminando quali sono le imposizioni che gravitavano a quell'epoca sull'agricoltura, faceva ascendere la tassa dei poveri, in ragione della miseria, alla somma di otto milioni di lire sterline, cioè a 240 milioni delle nostre lire.

(11) In Danimarca sopra 1,603,200 abitanti si trovano non più di 56,000 mendichi, vale a dire, oltre un ventottesimo.

ramente la voglia di lavorare, e cercano ogni via per illudere le disposizioni dei ministri incaricati della distribuzione dei sussidi.... osservò inoltre il detto nobile conte, che se si dispongono le cose in guisa da render utile al povero il simulare indigenza, non dobbiamo restar sorpresi se cerca d'ingannarci per vivere senza fur nulla. E Tommaso Bernard dando conto di quanto era stato fatto dalla società di Cork per render migliore la condizione dei poveri, e parlando dei molti sussidiati dalla parrocchia si espresse: non vanno mai alla chiesa, fan debito alle botteghe per beversi il loro denaro alla bettola, e si maritano senza avere i mezzi di alimentare la famiglia, perchè la figliuolanza numerosa è uno dei più efficaci mezzi per eccitare la pietà e far moltiplicare il sussidio. Infatti nel 1816 si contavano in Londra 130,000 fanciulli privi di educazione, 4,000 dei quali dagenitori si vendevano ai mendichi per valersene ad eci citare la pubblica commiserazione.

Per evitare adunque un tanto male, ed insieme le dannosissime conseguenze che ne derivano, siccome da delitto hanno origine, potendosi ben per tale considerare la inoperosa mendicità, (12) non dovrebbe altro fare l'In

(12) Il dottissimo sig. Luigi Valeriani, esimio professore di pubblica economia nella università di Bologna, nei suoi opuscoli a siffatta scienza relativi stampati in detta città nel 1815 dice int fra le altre.... La mendicità scioperata volontariamente è un delitto, e perciò deesi proibire e punire a tenore delle legali sanzioni.... trattasi di poca gente che comparisce molta perchè ognor sulle piazze...... gente insaziabile, che quanto più accatta, tanto più divora...... gente spietata con la sua famiglia l'abbia, o non l'abbia, che lascia in abbandono; sempre senza costumi, e senza religione. 1 maestrati municipali, il Sovrano, ed i suoi ministri studiansi di dar da mangiare a costoro, di sopire i latrati non tanto della loro fame, che della loro perversità, e questo stesso aumenta il male rendendoli sempre più insolenti e numerosi.... tra i mendicanti sọno per

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