Giornale napoletano di folosofia e lettere, scienze morali e politiche, diretto da F. Fiorentino, compilato dal prof. C.M. Tallarigo, Volumes 3-4Francesco Fiorentino 1876 |
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... cuore una stilla del dolce che ci venne da esse , pure le loro splendide forme si risolvono per sempre in nebbia . Ma restano invece incancellabili in noi le immagini che ci apporta il sogno poetico ; e le persone che ci siano apparse ...
... cuore una stilla del dolce che ci venne da esse , pure le loro splendide forme si risolvono per sempre in nebbia . Ma restano invece incancellabili in noi le immagini che ci apporta il sogno poetico ; e le persone che ci siano apparse ...
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... cuore , che n ' era sempre sommamente commosso . Da che poi la prigionia lo ebbe tolto ad ogni umano consorzio , tutte le forze dell'ani- mo gli si concentrarono nella fantasia , e divenne in lui volut- tà suprema e natura insieme il ...
... cuore , che n ' era sempre sommamente commosso . Da che poi la prigionia lo ebbe tolto ad ogni umano consorzio , tutte le forze dell'ani- mo gli si concentrarono nella fantasia , e divenne in lui volut- tà suprema e natura insieme il ...
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... cuore umano , crea ogni sorta di caratteri ; tanto che nel suo poema ci sono uomini che sembrano essere venuti apposta quaggiù per contristare i propri fratelli , ed altri che , invece , soffrono per consolarli e farli migliori ; ci ...
... cuore umano , crea ogni sorta di caratteri ; tanto che nel suo poema ci sono uomini che sembrano essere venuti apposta quaggiù per contristare i propri fratelli , ed altri che , invece , soffrono per consolarli e farli migliori ; ci ...
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... cuore , un pant ano che portava seco dovunque ; se no , non sarebbe stato possibi- le quello che in lui accadeva . Poi venne alla Porticina , che , come sapete , è a principio di questa via , e dove stette pa- rimenti un pezzo prima che ...
... cuore , un pant ano che portava seco dovunque ; se no , non sarebbe stato possibi- le quello che in lui accadeva . Poi venne alla Porticina , che , come sapete , è a principio di questa via , e dove stette pa- rimenti un pezzo prima che ...
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... cuore non mugghia mai per tempesta , perchè i venti vi soffiano sempre miti , e spesso l'uno tace , quando l'altro co- mincia a spirare . Talvolta la commozione è sì poca , che du- bitiamo non manchi affatto ; e il nostro interesse in ...
... cuore non mugghia mai per tempesta , perchè i venti vi soffiano sempre miti , e spesso l'uno tace , quando l'altro co- mincia a spirare . Talvolta la commozione è sì poca , che du- bitiamo non manchi affatto ; e il nostro interesse in ...
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Common terms and phrases
abbiamo Adamo Smith affatto alcuni altre anima antropologi anzi avea battaglia di Legnano bisogno Bunyan caratteri casa certo ch'è chè chiama comune concetto coscienza cotesta cranio credere critica cuore Darwin Della-Morte determinato dice dire diritto donna dottrina economica EDUARDO ZELLER Etiopi Faustolo filosofia fondo forma forza Germania GIORNALE NAPOLETANO giorno gran Hegel Herbert Spencer idee innanzi l'uomo lascia lavoro leggi libertà libro Luigi Settembrini maggiore Maurizio medesimo mente metodo mondo Mongolici morale natura naturali negri nuovo opera organismo Paradiso Perduto pare parlare parole passioni passo Platone poco poema poesia poeta politica popolo Positivismo positivo possa poteva principio proprio pubblico punto pure puritana quistione Radegonda ragione razze Salmojraghi sapere sarebbe Satana scientifica scienza scrittore scrivere scuola secolo senso sentimento signora sistema conciliativo sociale specie spirito storia storico Strauss studio tratta trova Tubinga turalmente umana uomini uomo vedere vero Visnu zione Zumbini
Popular passages
Page 428 - Simili fatti v' ha al fantolino, Che muor di fame e caccia via la balia ; E fia Prefetto nel foro divino Allora tal , che palese e coverto Non anderà con lui per un cammino. Ma poco poi sarà da Dio sofferto Nel santo uficio : ch' el sarà detruso Là dove Simon mago è per suo merto , E farà quel d
Page 171 - Da questa parte cadde giù dal Cielo : E la terra, che pria di qua si sporse, Per paura di lui fé...
Page 742 - Ma sarò io dannato a morte? Io mi aspetto sempre il peggio dagli uomini. So che il Governo vuole un esempio, che il mio nome è il mio delitto, che chi ora sta decidendo della mia sorte ondeggia tra mille pensieri e tra mille paure : so che io sono disposto a tutto. Sarò sepolto in una galera, con un supplizio peggiore e più crudele della morte?
Page 742 - Ma ogni lamento sarebbe ora una bestemmia contro Dio, perché ci condurrebbe a negare la virtù per la quale io muoio. Ah Gigia, la scienza non è che dolore, la virtù vera non produce che amarezza. Ma pur son belli questi dolori e queste amarezze.
Page 743 - ... vizi : essi non hanno alcun soccorso dagli uomini ; io li raccomando a te, io prego per loro. Io ti raccomando, o mio Dio, questa patria, da...
Page 742 - ... martiri, morirò, e le ultime mie parole saranno alla mia patria, alla mia Gigia, al mio Raffaele, alla mia Giulia. A te ed ai carissimi figliuoli non sarà vergogna che io sia morto sulle forche: voi un giorno ne sarete onorati. Tu sarai striturata dal dolore, lo so: ma comanda al tuo cuore, o mia Gigia, e serba la vita...
Page 742 - Io lascio ai miei figliuoli l'esempio della mia vita ed un nome che ho cercato sempre di serbare immacolato ed onorato. Dirai ad essi che ricordino quelle parole che io dissi dallo sgabello nel giorno della mia difesa. Dirai ad essi che io benedicendoli e baciandoli mille volte, lascio ad essi tre precetti: riconoscere ed adorare Iddio: amare il lavoro; amare sopra ogni cosa la patria.
Page 248 - I signori erano molto stimolati da' maggiori cittadini, che facessono nuovi Signori. Benché contro alla Legge della Giustizia fusse, perché non era il tempo da eleggerli, accordamoci di chiamarli, più per piata della città che per altra cagione.
Page 741 - Febbraio 1851, ore 8 del mattino. Io voglio, o diletta e sventurata compagna della vita mia, io voglio scriverti in questo momento che i giudici stanno da sedici ore decidendo della mia sorte. Se io sarò dannato a morte non potrò più rivederti, né rivedere le viscere mie, i carissimi miei figliuoli.
Page 427 - In quel gran seggio, a che tu gli occhi tieni Per la corona, che già v...