Page images
PDF
EPUB

per la ricorrenza del VII Centenario della battaglia

di Legnano

..................

SI.

All' approssimarsi del VII Centenario della battaglia di Legnano, che i Milanesi oggi la prima volta commemoreranno con isplendide e pubbliche feste, anco noi di quest' altra parte della penisola vogliam tornare con la mente ad uno dei più rinomati fatti della nostra storia, ed a quei Comuni cui splendore di arti, e investigazioni ardimentose, ed i grandi traffichi col Levante in men di due secoli levarono al culmine della civiltà d'Europa nel medioevo. La distanza di ben 700 anni e le tanto rimutate condizioni in religione, nella scienza, nello stato ed in tutto, non bastano ancora, nonchè a cancellare, ad ammorzare nell' animo nostro la memoria di quella che fu epopea eroica dei nostri avi. E se in questi luoghi d'Italia la battaglia di Legnano o il giuramento di Pontida, o altro fatto della Lega non furono mai si popolari come in Lombardia, non è per questo che noi non li riguardiamo come fatti di una sola storia, della storia della nostra patria. Egli è qualche mese che alcuni nostri valentuomini, tornando sopra certi documenti particolarissimi della Lega lombarda, han giudicato variamente della battaglia di Legnano, e secondo il vario giudicare, chi ha levate a cielo le prossime feste milanesi, e chi le ha dette sconvenienti ed inopportune. Il prof. Bertolini, noto nelle nostre Università come uno dei più esperti conoscitori delle vere fonti della storia patria, dopo di aver fatte osservare certe nuove decifrazioni recate di recente in due documenti del periodo della Lega, ha concluso col dire essere ormai necessario il dover riformare il

giudizio sopra alcuni punti più salienti di quel periodo, come Legnano e Costanza. Ha ribattuti i pensamenti del Bertolini il sig. C. Desimoni con uno scritto pubblicato sur una Rivista di Genova, e col Desimoni si è in parte accordato il sig. Rotondi, Preside nel Beccaria a Milano. Qualche diario aveva annunziata la pronta pubblicazione di un opuscolo del chiaro sig. Vignati, l'autore della Storia diplomatica della Lega lombarda, ma un tale opuscolo, a quel che io mi sappia, non pare sia uscito ancora per le stampe. Noi qui cominciamo dall' esporre i pensamenti del Bertolini e le varianti dei suoi contraddittori, e passeremo poi a considerare l'argomento da ben altro lato.

Tutti sanno che l'anno 1174 il Barbarossa, valicate le Alpi, e prese ch'ebbe certe vendette della piccola Susa, mosse con tutto il seguito sopra quell' Alessandria che i Pavesi avevan detta della paglia, ma che l'oste imperiale trovava più forte dell' acciaio. Le milizie dei Comuni, concentrate in sul territorio pavese, mostravansi pronte a volersi difendere e dall' imperatore il quale, non potendo avere Alessandria, avanzavasi a Pavia, ed ancora dall' arcivescovo magontino reduce allora dalla fallita impresa di Ancona. E in sul pavese difatto vennero gli eserciti a breve distanza gli uni dagli altri, quando in luogo d' impegnare la mischia, s'intavolarono quelle pratiche che in istoria si addimandano di Montebello. Ora il Bertolini, poggiandosi sull' autorità di cronache, di annali e di biografie, comincia ad osservare che dopo certi studii del Dott. Ficker sur un documento del 75, il fatto di Montebello, anzi che una tregua, risulta un formale compromesso seguito dalla pace. Prima del Dottore d'Innspruch sotto il titolo di Montebello non si era conosciuto altro atto tranne che il puro e semplice compromesso dell' aprile 75 (1), compromesso che recava, che arbitri dell' una e dell' altra parte

(1) Compromissum Friderici I. Imperatoris et Civitatum Longobardicarum, in arbitros ad pertractandam pacem atque concordiam, an. 1175.-Nelle Antichità italiane del Muratori Vol. X. Diss. 48. Arretii 1777. Typis Michaelis Bellotti Impress. Episcop. sub signo Petrarcae, Superioribus Permittentibus.

[ocr errors]

negoziassero la pace (1), ed i punti controversi si rivedesserol e fermassero dai Consoli di Cremona (2). Dal subito riprendersi delle ostilità si volle in seguito inferire che le cose si arrestassero al solo compromesso, e che, probabilmente per colpa del Barbarossa, svanisse in breve ogni pruova di concordia (3). Ma il Ficker ha trovata la pace e la giurata concordia in carte che noi conoscevamo sotto altri titoli e con ben altre date. Ed ecco in che modo. Il Muratori aveva registrati nelle sue Antichità italiane certi Acta praevia, uno dei quali sotto il titolo di Laudum inter Dominum Imperatorem et Lombardo: (4) ma quegli Acta poseli tutti sotto l'anno 83 senza

(1) . . . . quod tres persone debent eligi a parte domini Imperatoris, et tres ex parte Civitatum, que persone etc . . . . Et Imperator et eius Curia et Civitates et eorum partes, debent facere securitatem in arbitrio praedictorum sex electorum stare; . . . . Et isti sex debent arbitrari predicta usque ad medium madium. - Murat. loc. sup. cit.

....

(2) . . . . et si dissenserint in aliquo, arbitrio Consulum omnium Cremonae similiter stare. . . . Et si dissenserint in aliquo, tunc Consules omnes Cremone debent predicta arbitrari de eo, de quo dissenserint usque ad quindecim dies; Ibid.

(3) In irritum brevi abiere ejusmodi experimenta concordie: ne que enim a proposito vel tantillum se dimoveri sinebat Imperator, vir imperterriti et constantissimi ubique animi. Fortassis etiam animo non satis sincero negotia Pacis pertractabat, quum subsidia a tempore usque ab amicis speraret, ut reluctantes populos atterreret.-Ibid.

(4) Si riscontrino i tre seguenti atti della Diss. 48.

1.o Reclorum Langobardiae ac sociorum jusjurandum de accipiendis ac servandis quaecumque in Pace cum Imperatore stabilienda decreta fuerint, Anno 1183.

Qualiter sacramentum a Rectoribus Lombardiae et Marchiae fuit fartum de concordia inter se firma tenere.

0

2.° Pacta pacis stabiliendae inter Fridericum I. Augustum el Longobardos, eorumque Socios, ex utraque parte oblata, anno 1183.

Qualiter petitio Domini Imperatoris fuit facta a Rectoribus Lom. bardiae.

3. Concordia paclorum inter Fridericum I. Augustum el Langobardos, eorumque Socios ad stabiliendam utrinque Pacem, anno 1183.

De exemplo Laudi inter Dominum Imperatorem et Lombardos.

sapersi decidere se dirli stipulati a Piacenza od a Costanza (1). Quegli Acta stessi il Pertz chiamolli Pacta Placentina, e disse Petitio Societatis il Laudum muratoriano (2). É venuto il giureconsulto Ficker ed ha mostrato che la Petitio Societatis dell'Antiquario prussiano, già Laudum in Muratori, fu una pace bella e giurata nel 75 a Montebello; e fu proprio quel lodo che, giusta i termini del compromesso, ai Consoli cremonesi si spettava di dare in maniera inappellabile (3). Aggiungasi che all' istesso anno 75 il Dott. Ficker insieme col Vignati e col Prutz ascrissero un altro correlativo documento, tenendosi sulle tracce delle Memorie storiche milanesi del Giulini e degli Annali bolognesi del Savioli. Il qual secondo documento è quello che il Muratori ed il Pertz aveano ritenuto del 77, il Muratori intitolandolo Petitio Rectorum a Domino Imperatore (4); ed il Pertz Conventio praevia. (5). Ora due documenti così importanti, messi insieme ed avvalorati da un passo degli Annali di Romualdo arcivescovo di Salerno, bastano, considera il Bertolini, ad attestare nella maniera più luminosa la conclusione di una pace a Montebello nell' anno 1175, ch'è a dire un solo anno avanti la battaglia di Legnano (6). Pensa inoltre quel professore che, avendo i Consoli cremonesi dato il lodo sui punti discordi, delle sorti da serbare ad Alessan

(1) È noto che l' 83 si trattò a Piacenza prima che a Costanza. (2) Monumenta Germaniae historica, tom. IV. II. Legum. -Sotto la data dell' 83, immediatamente avanti la Pax Constantiae sono i Pacla Placentina. Cominciano con poche parole intorno alla Potestas Imperialis, e seguono con gli Atti 1o Responsum ex parte Imperatoris ad pelilionem societatis, 2o Pelilio Soci latis, 36 Concessio ex parle Imperatoris. Vengono come chiusura i Sacramenta Pacis.

(3) Bertolini La battaglia di Legnano, studio Storico-critico, S II. nel fasc. della N. Ant. del dic. 1875.

(4) Foederatorum contra Fridericum I. Augustum petiones praeviae ad pacem cum eo postea Venetiis stabilitam: Anno 1177.

Petitio Rectorum Lombardiae et Marchiae atque Veneciae et Romaniae a Domino Imperatore.-Murat. Antiq. Ital. Tom. X. Diss. 48. (5) Guardisi nei Monumenta il primo atto del titolo Conventus Ve. nelus nel tom. IV. II. Legum.

(6) Bert. loco sup. cit.

GIORNALE NAPOLETANO, VOL. III.

32

dria e dello scisma della Chiesa, quel lodo fu con manifesto spergiuro rigettato, e fu rigettato dalla Lega (1). Dice di più, che essendo gli articoli di Montebello assai più vantaggiosi di quelli di Costanza, la battaglia di Legnano fu di gran lunga più giovevole alla Chiesa che ai Comuni, giacchè l'anno dopo. Legnano, il pontefice, abbandonando gli antichi e troppo fedeli alleati, venne in ben altri termini ad accordarsi con Cesare a Venezia (2). E riguardando da ultimo che a Legnano non compete un' importanza militare alta quanto la fama e che quella giornata fu altresì un combattimento fratricida (3), conclude che il festeggiare il prossimo Centenario legnanense, più che a Milano ed alle città lombarde, si convenga assai meglio alla Curia che ne ha ragioni vecchie e nuove (4). Non discorda dal Bertolini il Desimoni in quel ch'è carattere delle trattative di Montebello (5), ma non gli pare ch' esse siano di un valore superiore a quelle di Costanza (6). In quanto al lodo cremonese conviene col risultato del Bertolini, ma tenendo ben altra via di disamina, il sig. Rotondi con uno scritto il cui primo fonte pare il Sire Raul, cronista che sta tra il XII ed il XIII secolo (7). Ma è discorde il Desimoni il quale, mentre che taccia di spergiuro il Barbarossa che aveva rigettata la parte del lodo relativa al papa, non si accorge che la Lega non aveva accettata l'altra parte relativa ad Alessandria (8).Son ribattuti dal medesimo signor Desimoni i due giudizii, della poca importanza militare e del carattere fratricida della battaglia di Legnano (9). E da ultimo si esso Desimoni e sì il Rotondi convengono nell' applaudire alle commemorazioni delle gloriose gesta degli avi, anche perchè oggidì i Tedeschi ne han già dato qualche esempio (10).

(1) Ibid. § III.
(2) Ibid. loc. cit.

(3) Ibid. § IV.

(4) Ibid.

(5) Di un reconte giudizio sulla importanza storica della battaglia di Legnano, III.-Giornale Ligustico di Archeologia, Storia e Belle arti

anno terzo.

(6) Ibid. § IV.

(7) N. Ant. feb. 1876.

(8) Desim. loc. cit. § III.

(9) Ibid. § V.

(10) Ibid. § VI.-N. Ant. del feb. 76.

« PreviousContinue »