Manuale della letteratura italian: Secolo XIX. Nuova ed. 1901G. Barbèra, 1901 |
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... forza e senza indugio Venezia al- l'Austria e Roma al papa . La facilità con la quale eransi liberate le provincie meridionali incitava gl'impazienti , che si misero at- torno a Garibaldi . Sguainasse la spada , tutta Italia darebbe di ...
... forza e senza indugio Venezia al- l'Austria e Roma al papa . La facilità con la quale eransi liberate le provincie meridionali incitava gl'impazienti , che si misero at- torno a Garibaldi . Sguainasse la spada , tutta Italia darebbe di ...
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... forza si è di recente formata la duplice alleanza della Russia e della Fran- cia ( 23 luglio 1898 ) . Per verità nonostante gli immensi armamenti in terra e in mare , nei quali tutti gli Stati gareggiano , e forse ap- punto per paura di ...
... forza si è di recente formata la duplice alleanza della Russia e della Fran- cia ( 23 luglio 1898 ) . Per verità nonostante gli immensi armamenti in terra e in mare , nei quali tutti gli Stati gareggiano , e forse ap- punto per paura di ...
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... forza mai , qual limite Il tuo poter misura ? Rapisti al ciel le folgori , Che debellate innante Con tronche ali ti caddero E ti lambir le piante . Frenò guidato il calcolo Dal tuo pensiero ardito Degli astri il moto e l'orbite , L ...
... forza mai , qual limite Il tuo poter misura ? Rapisti al ciel le folgori , Che debellate innante Con tronche ali ti caddero E ti lambir le piante . Frenò guidato il calcolo Dal tuo pensiero ardito Degli astri il moto e l'orbite , L ...
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... forza in van lo crolla ed impostura : Dio fra tuoni tranquillo e fra baleni Tienvi sopra il suo dito e l'assecura . Tu , primo degli eroi , che su l'Isonzo , Men di te stesso che di noi pensoso , Dei re combatti il perfido desio ; Tu ...
... forza in van lo crolla ed impostura : Dio fra tuoni tranquillo e fra baleni Tienvi sopra il suo dito e l'assecura . Tu , primo degli eroi , che su l'Isonzo , Men di te stesso che di noi pensoso , Dei re combatti il perfido desio ; Tu ...
Page 76
... forza nel caonio frutto , E coll ' aspro cinghial nella foresta Miseramente disputarsi il vitto . Verrà poi tempo , è ver ( chè l'alma Temi Delle sorti potente e del futuro A me nell'antro del Parnaso il disse , E molte rivelò ...
... forza nel caonio frutto , E coll ' aspro cinghial nella foresta Miseramente disputarsi il vitto . Verrà poi tempo , è ver ( chè l'alma Temi Delle sorti potente e del futuro A me nell'antro del Parnaso il disse , E molte rivelò ...
Contents
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Common terms and phrases
1º agosto alcuni allora amore antichi Antol austriaci Barbèra bella biografia buon canto Carlo Cavour ch'ei chè cielo Cinque maggio città colla critica cuore d'Italia Dante dice discorso dolore don Abbondio donna ebbe ediz erano famiglia fece figli figliuoli filosofia Firenze forza Foscolo francese Francia furono Gioacchino Gioacchino Murat giorno governo gran grido guerra ined Italia italiana lasciò lavoro legge Leopardi lettera letteraria lettere libertà lingua Livorno lungo Manzoni marzo mente Milano Monnier Monti Morano morte nacque Napoleone Napoli nazione nome Nuova Antologia nuovo opere padre Parlamento parole patria pensiero Piemonte poco poesia poeta politica popolo Promessi Sposi prosa pubblicò ragione Rass Recanati regno Ricordi scrisse scritti scrittore scrivere secolo segg sentimento signori Sposi storia studj TAORMINA terra Torino tornò Toscana trovò Ugo Foscolo uomini uomo Vedi G venne vero vivo vizj zione ZUMBINI
Popular passages
Page 442 - Se fosser gli occhi tuoi due fonti vive, Mai non potrebbe il pianto Adeguarsi al tuo danno ed allo scorno; Che fosti donna, or sei povera ancella. Chi di te parla o scrive, Che, rimembrando il tuo passato vanto, Non dica: già fu grande, or non è quella?
Page 200 - Un dì vedrete mendico un cieco errar sotto le vostre antichissime ombre, e brancolando penetrar negli avelli, e abbracciar l'urne, e interrogarle. Gemeranno gli antri secreti, e tutta narrerà la tomba Ilio raso due volte e due risorto splendidamente su le mute vie per far più bello l'ultimo trofeo ai fatati Pelidi.
Page 460 - O Nerina! e di te forse non odo Questi luoghi parlar ? caduta forse Dal mio pensier sei tu? Dove sei gita, Che qui sola di te la ricordanza Trovo, dolcezza mia?
Page 476 - Non mi so più dolere, miei cari amici; e la coscienza che ho della grandezza della mia infelicità, non comporta l'uso delle querele. Ho perduto tutto: sono un tronco che sente e pena. Se non che in questo tempo ho acquistato voi: e la compagnia vostra, che...
Page 297 - Che più superba altezza Al disonor del Golgota Giammai non si chinò. Tu dalle stanche ceneri Sperdi ogni ria parola: II Dio che atterra e suscita, Che affanna e che consola, Sulla deserta coltrice Accanto a lui posò.
Page 457 - Anche negaro i fati La giovanezza. Ahi come, Come passata sei, Cara compagna dell'età mia nova, Mia lacrimata speme! Questo è quel mondo ? questi 1 diletti, l'amor, l'opre, gli eventi Onde cotanto ragionammo insieme?
Page 299 - Oh giornate del nostro riscatto! Oh dolente per sempre colui Che da lunge, dal labbro d'altrui, Come un uomo straniero, le udrà! Che a...
Page 461 - L'antico amor. Se a feste anco talvolta, Se a radunanze io movo, infra me stesso Dico: o Nerina, a radunanze, a feste Tu non ti acconci più, tu più non movi.
Page 191 - Seguivi, incauta, l' arte, Ma i ludi aspri di Marte? Invan presaghi i venti II polveroso agghiacciano Petto e le reni ardenti Dell'inquieto alipede, Ed irritante il morso Accresce impeto al corso. Ardon gli sguardi, fuma La bocca, agita l'ardua Testa, vola la spuma, Ed i manti volubili Lorda, e l...
Page 456 - ... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.