Manuale della letteratura italian: Secolo XIX. Nuova ed. 1901G. Barbèra, 1901 |
From inside the book
Results 1-5 of 100
Page 31
... dire di moltissimi altri . Si vollero esplorare anche le terre po- lari eternamente coperte dai ghiacci : nil mortalibus arduum est ! James Clark Ross di Londra , penetrato fino al 78 ° , 11 ' della zona glaciale antartica , scoperse la ...
... dire di moltissimi altri . Si vollero esplorare anche le terre po- lari eternamente coperte dai ghiacci : nil mortalibus arduum est ! James Clark Ross di Londra , penetrato fino al 78 ° , 11 ' della zona glaciale antartica , scoperse la ...
Page 36
... dire : e poteva accadere , come di fatto accadde , che parecchi usciti da quelle scuole l'una e l'altra dote trasportassero al pensare e al sentire : non sola- mente dunque alla forma , ma anche alla sostanza . Non diverso da questo ...
... dire : e poteva accadere , come di fatto accadde , che parecchi usciti da quelle scuole l'una e l'altra dote trasportassero al pensare e al sentire : non sola- mente dunque alla forma , ma anche alla sostanza . Non diverso da questo ...
Page 41
... dire che , se cotesto albero pel momento portava frutti amari , si maledicessero i cultori e non la pianta . » Poi deplorò la morte di Luigi e di Maria Antonietta , vituperò il terrore , quando tutto fuor che il delitto , era delitto ...
... dire che , se cotesto albero pel momento portava frutti amari , si maledicessero i cultori e non la pianta . » Poi deplorò la morte di Luigi e di Maria Antonietta , vituperò il terrore , quando tutto fuor che il delitto , era delitto ...
Page 71
... Dire avvinto il derelitto Sire Capeto dal maggior de ' troni Alla mannaia già facea tragitto . E a quel Giusto simil che fra ' ladroni Perdonando spirava ed esclamando : Padre , padre , perchè tu m ' abbandoni ? Per chi a morte lo ...
... Dire avvinto il derelitto Sire Capeto dal maggior de ' troni Alla mannaia già facea tragitto . E a quel Giusto simil che fra ' ladroni Perdonando spirava ed esclamando : Padre , padre , perchè tu m ' abbandoni ? Per chi a morte lo ...
Page 83
... dire ; e che molte di quelle fogge che un tempo furono in pregio , più nol sono al pre- sente , e più non si vogliono , e più non si guardano che come anticaglie da custodirsi nel Museo della lingua ; ma non da farne mostra nella ...
... dire ; e che molte di quelle fogge che un tempo furono in pregio , più nol sono al pre- sente , e più non si vogliono , e più non si guardano che come anticaglie da custodirsi nel Museo della lingua ; ma non da farne mostra nella ...
Contents
132 | |
138 | |
161 | |
173 | |
224 | |
232 | |
238 | |
257 | |
590 | |
597 | |
619 | |
637 | |
646 | |
653 | |
659 | |
665 | |
268 | |
332 | |
340 | |
346 | |
361 | |
377 | |
385 | |
396 | |
402 | |
410 | |
419 | |
477 | |
486 | |
492 | |
503 | |
515 | |
521 | |
536 | |
556 | |
567 | |
577 | |
584 | |
673 | |
679 | |
686 | |
695 | |
702 | |
708 | |
719 | |
725 | |
740 | |
745 | |
759 | |
769 | |
780 | |
789 | |
801 | |
807 | |
813 | |
821 | |
827 | |
835 | |
843 | |
Other editions - View all
Common terms and phrases
1º agosto alcuni allora amore antichi Antol austriaci Barbèra bella biografia buon canto Carlo Cavour ch'ei chè cielo Cinque maggio città colla critica cuore d'Italia Dante dice discorso dolore don Abbondio donna ebbe ediz erano famiglia fece figli figliuoli filosofia Firenze forza Foscolo francese Francia furono Gioacchino Gioacchino Murat giorno governo gran grido guerra ined Italia italiana lasciò lavoro legge Leopardi lettera letteraria lettere libertà lingua Livorno lungo Manzoni marzo mente Milano Monnier Monti Morano morte nacque Napoleone Napoli nazione nome Nuova Antologia nuovo opere padre Parlamento parole patria pensiero Piemonte poco poesia poeta politica popolo Promessi Sposi prosa pubblicò ragione Rass Recanati regno Ricordi scrisse scritti scrittore scrivere secolo segg sentimento signori Sposi storia studj TAORMINA terra Torino tornò Toscana trovò Ugo Foscolo uomini uomo Vedi G venne vero vivo vizj zione ZUMBINI
Popular passages
Page 442 - Se fosser gli occhi tuoi due fonti vive, Mai non potrebbe il pianto Adeguarsi al tuo danno ed allo scorno; Che fosti donna, or sei povera ancella. Chi di te parla o scrive, Che, rimembrando il tuo passato vanto, Non dica: già fu grande, or non è quella?
Page 200 - Un dì vedrete mendico un cieco errar sotto le vostre antichissime ombre, e brancolando penetrar negli avelli, e abbracciar l'urne, e interrogarle. Gemeranno gli antri secreti, e tutta narrerà la tomba Ilio raso due volte e due risorto splendidamente su le mute vie per far più bello l'ultimo trofeo ai fatati Pelidi.
Page 460 - O Nerina! e di te forse non odo Questi luoghi parlar ? caduta forse Dal mio pensier sei tu? Dove sei gita, Che qui sola di te la ricordanza Trovo, dolcezza mia?
Page 476 - Non mi so più dolere, miei cari amici; e la coscienza che ho della grandezza della mia infelicità, non comporta l'uso delle querele. Ho perduto tutto: sono un tronco che sente e pena. Se non che in questo tempo ho acquistato voi: e la compagnia vostra, che...
Page 297 - Che più superba altezza Al disonor del Golgota Giammai non si chinò. Tu dalle stanche ceneri Sperdi ogni ria parola: II Dio che atterra e suscita, Che affanna e che consola, Sulla deserta coltrice Accanto a lui posò.
Page 457 - Anche negaro i fati La giovanezza. Ahi come, Come passata sei, Cara compagna dell'età mia nova, Mia lacrimata speme! Questo è quel mondo ? questi 1 diletti, l'amor, l'opre, gli eventi Onde cotanto ragionammo insieme?
Page 299 - Oh giornate del nostro riscatto! Oh dolente per sempre colui Che da lunge, dal labbro d'altrui, Come un uomo straniero, le udrà! Che a...
Page 461 - L'antico amor. Se a feste anco talvolta, Se a radunanze io movo, infra me stesso Dico: o Nerina, a radunanze, a feste Tu non ti acconci più, tu più non movi.
Page 191 - Seguivi, incauta, l' arte, Ma i ludi aspri di Marte? Invan presaghi i venti II polveroso agghiacciano Petto e le reni ardenti Dell'inquieto alipede, Ed irritante il morso Accresce impeto al corso. Ardon gli sguardi, fuma La bocca, agita l'ardua Testa, vola la spuma, Ed i manti volubili Lorda, e l...
Page 456 - ... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.