Manuale della letteratura italian: Secolo XIX. Nuova ed. 1901G. Barbèra, 1901 |
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... Monti : nel nuovo secolo , il maggior artefice di versi che da gran tempo avesse avuto l'Italia , parve degno di accompagnare e celebrare colla solennità delle immagini classiche , le stupende vittorie di Napoleone ; intanto che Pietro ...
... Monti : nel nuovo secolo , il maggior artefice di versi che da gran tempo avesse avuto l'Italia , parve degno di accompagnare e celebrare colla solennità delle immagini classiche , le stupende vittorie di Napoleone ; intanto che Pietro ...
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... Monti , un più vivo amore agli studj poetici , che soprat- tutto predilesse , pur coltivando anche le arti cavalleresche della vita elegante , specialmente la danza . Dal 1784 dimorò per molti anni in una villa ad Avesa presso Verona ...
... Monti , un più vivo amore agli studj poetici , che soprat- tutto predilesse , pur coltivando anche le arti cavalleresche della vita elegante , specialmente la danza . Dal 1784 dimorò per molti anni in una villa ad Avesa presso Verona ...
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... monti a me s'offerse , E appressarla non temo . Allor solleva , E dietro al capo con la man divina Il velo ella si gitta . Un lampo vidi : Poi tra quel lume le fattezze conte Giunsi a scoprir de la gran Dea , de l'alma Libertà , che ...
... monti a me s'offerse , E appressarla non temo . Allor solleva , E dietro al capo con la man divina Il velo ella si gitta . Un lampo vidi : Poi tra quel lume le fattezze conte Giunsi a scoprir de la gran Dea , de l'alma Libertà , che ...
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... MONTI . Nacque il 19 febbraio del 1754 da Fedele e Domenica Mazzarri alle Alfonsine presso Fusignano , in provincia di Ferrara . ' Studiò dapprima a Fusignano , poi nel seminario di Faenza , attendendo 1 Vedi P. GASPARONI , Della vera ...
... MONTI . Nacque il 19 febbraio del 1754 da Fedele e Domenica Mazzarri alle Alfonsine presso Fusignano , in provincia di Ferrara . ' Studiò dapprima a Fusignano , poi nel seminario di Faenza , attendendo 1 Vedi P. GASPARONI , Della vera ...
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... MONTI , in V. M. ricerche stor e letter . , Roma , Barbèra , 1873 , pag . 127 ; G. DEL PINTO , Amori ed odii di V. M. a Roma , nella Nuova Rassegnu , 10 giugno 1894 ; e vedi altresì ( ibidem , 22 aprile ) , dello stesso DEL PINTO lo ...
... MONTI , in V. M. ricerche stor e letter . , Roma , Barbèra , 1873 , pag . 127 ; G. DEL PINTO , Amori ed odii di V. M. a Roma , nella Nuova Rassegnu , 10 giugno 1894 ; e vedi altresì ( ibidem , 22 aprile ) , dello stesso DEL PINTO lo ...
Contents
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Common terms and phrases
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Popular passages
Page 442 - Se fosser gli occhi tuoi due fonti vive, Mai non potrebbe il pianto Adeguarsi al tuo danno ed allo scorno; Che fosti donna, or sei povera ancella. Chi di te parla o scrive, Che, rimembrando il tuo passato vanto, Non dica: già fu grande, or non è quella?
Page 200 - Un dì vedrete mendico un cieco errar sotto le vostre antichissime ombre, e brancolando penetrar negli avelli, e abbracciar l'urne, e interrogarle. Gemeranno gli antri secreti, e tutta narrerà la tomba Ilio raso due volte e due risorto splendidamente su le mute vie per far più bello l'ultimo trofeo ai fatati Pelidi.
Page 460 - O Nerina! e di te forse non odo Questi luoghi parlar ? caduta forse Dal mio pensier sei tu? Dove sei gita, Che qui sola di te la ricordanza Trovo, dolcezza mia?
Page 476 - Non mi so più dolere, miei cari amici; e la coscienza che ho della grandezza della mia infelicità, non comporta l'uso delle querele. Ho perduto tutto: sono un tronco che sente e pena. Se non che in questo tempo ho acquistato voi: e la compagnia vostra, che...
Page 297 - Che più superba altezza Al disonor del Golgota Giammai non si chinò. Tu dalle stanche ceneri Sperdi ogni ria parola: II Dio che atterra e suscita, Che affanna e che consola, Sulla deserta coltrice Accanto a lui posò.
Page 457 - Anche negaro i fati La giovanezza. Ahi come, Come passata sei, Cara compagna dell'età mia nova, Mia lacrimata speme! Questo è quel mondo ? questi 1 diletti, l'amor, l'opre, gli eventi Onde cotanto ragionammo insieme?
Page 299 - Oh giornate del nostro riscatto! Oh dolente per sempre colui Che da lunge, dal labbro d'altrui, Come un uomo straniero, le udrà! Che a...
Page 461 - L'antico amor. Se a feste anco talvolta, Se a radunanze io movo, infra me stesso Dico: o Nerina, a radunanze, a feste Tu non ti acconci più, tu più non movi.
Page 191 - Seguivi, incauta, l' arte, Ma i ludi aspri di Marte? Invan presaghi i venti II polveroso agghiacciano Petto e le reni ardenti Dell'inquieto alipede, Ed irritante il morso Accresce impeto al corso. Ardon gli sguardi, fuma La bocca, agita l'ardua Testa, vola la spuma, Ed i manti volubili Lorda, e l...
Page 456 - ... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.