Ora pel bofco con giocondo vifo Sulla collina, e lungo lo fcopeto, E all'albero a lui grato ancora appresso Vi giunfe un' altra in vece fua; pel cheto Bofco ei non fi vedea, nè per la valle, Nè ful colle, o al rufcello confueto 3 Il dì feguente per l'angufto calle, Che guida al tempio, con lugubre ammanto ; Con dolenti fofpir, con flebil canto. T'accofta, e leggi l'incifa canzone (Giacchè di legger tu puoi darti il vanto) Là nella pietra fotto quel macchione. EPI EPITA F FIO. 2° UI in grembo della terra il capo pofa Segnollo in fronte con marca opportuna. Grande fù fua bontade, in fen nudria Una lagrima fola; il Ciel cortefe Sua virtù non cercar di far palefe, Nè di trarre ti prenda altro defio Sue colpe da quel luogo, u' fon comprefe: Sepolte entrambe in un profondo oblìo Ripofan quefte in paventofa fpeme Finchè del mondo giungan le ore eftreme. Alua Altra Verfione del medefimo EPITAFFIO, In diverfo Metro. Fama ed a Fortuna affatto ignoto Contraffegnar per figlio. Grande fu fua bontà, l'alma fincera : Una Lagrima diè, che folo avea : Un amico fidel: Non ti curare Di più faperne i merti, o di fcavare Da terribil foggiorno Le fue fragilità: Ivi ognuna fi ftà Egualemente ripofando infieme In paventofa fpeme In fempiterno oblio Del Padre fuo nel feno, e del fuo Dio. ODE |